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Ultimo aggiornamento 27/09/2023 ore 10:12:08
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| L'Ascom di Belluno chiede la sospensione degli studi di settore |
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Postato da admin il 19-12-2005 09:24:30
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L'Ascom di Belluno, ritenendo che gli studi di settore non rappresentino pi� uno strumento idoneo per determinare i ricavi teorici delle aziende, ne ha chiesto la sospensione. Lo ha fatto, tramite i suoi rappresentanti, nella riunione dell'Osservatorio provinciale sugli studi di settore tenutasi il 6 settembre 2005, alla luce della situazione economica provinciale e basandosi su dati di fatto sperimentati su un certo numero di aziende.
Ricordiamo che l'Osservatorio ha la funzione di segnalare all'attenzione della Commissione degli Esperti, per il tramite della Direzione Regionale delle Entrate, eventuali anomalie riscontrate a livello territoriale e di rilevare informazioni utili a migliorare la capacit� degli studi di settore di rappresentare la realt� economica di ogni singola provincia.
La proposta, che a prima vista poteva sembrare assurda ed improponibile, ha trovato il consenso e l'appoggio dei rappresentanti delle altre categorie economiche.
Le ragioni, � stato spiegato ai rappresentanti dell'Amministrazione finanziaria, sono da ricercare nella crisi economica che sta caratterizzando l'Italia e che � maggiormente sentita nella Provincia di Belluno a causa delle note difficolt� del comparto industria che, a cascata, si riversano sulle azienda del commercio, turismo e servizi che operano in provincia e sia per la posizione territoriale della provincia incuneata tra territori a statuto speciale.
Questa situazione di grave sofferenza ha fatto si che molti lavoratori dipendenti si sono trovati senza lavoro o con un lavoro precario accentuando la mancanza di disponibilit� finanziarie e quindi la propensione al consumo con evidenti riduzioni di ricavi per le aziende commerciali.
Peraltro la riduzione dei ricavi non ha portato ad una riduzione proporzionale dei costi che invece continuano a salire. Ci sono infatti troppe tasse e troppo imposte che incidono sui costi di esercizio come gas, luce, gasolio, senza parlare del costo del lavoro per il quale � assolutamente necessario prevedere una defiscalizzazione pesante.
Nel settore alberghiero l'andamento ha subito cali sia nelle presenze che negli arrivi mentre il turismo presenta un bilancio ampiamente negativo rispetto all'anno 2004. Per contro le imprese per essere competitive devono mantenere alto l'impegno finanziario per continuare ad accedere ai flussi turistici internazionali per cercare di mantenere le quote di mercato raggiunte.
Da ultimo � stato sottolineato che gli studi di settore, anche se alcuni sono stati riveduti in alcune parti, si basano ancora su dati statistici vecchi (anni 1997/99) quando la situazione economica del paese e della provincia era sicuramente migliore e quindi qualsiasi verifica � poco influente se non vengono adeguati i valori di base.
In allegato, la lettera inviata all'Osservatorio dalle organizzazioni economiche della provincia e alcune schede predisposte dall'Ascom ed allegate alla lettera a sostegno della richiesta di sospensione.
Tutta la documentazione � stata inviata anche all'Ufficio studi tributari della Confcommercio per le opportune azioni da intraprendere a livello centrale.
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